Il 7 agosto a Maerne (Venezia) si tiene anche quest’anno la Fiera degli Uccelli o Sagra dei Osei. Gli organizzatori blaterano di “tradizioni contadine”, “paesano/venatorie”, ma in realtà a Maerne – ormai inglobata nella periferia di Mestre – di agricolo c’è solo la mentalità arretrata di alcune persone.
Sempre secondo gli organizzatori, saranno esposti per il sollazzo dei visitatori “migliaia di esemplari”. Cioè migliaia di Animali, chiusi in gabbie di dimensioni minime o in spazi ristretti, per ore e ore sotto il sole di agosto, senza ripari e senza controlli, tra uno sciamare di gente che fa rumore, tocca, grida. Uno stress insopportabile per gli Animali, cui molti non sopravvivono. Dal punto di vista del benessere animale, la fiera di Maerne è una delle peggiori tra le molte che funestano i paesi del Veneto nella stagione estiva.
Per questo è stata oggetto di proteste e contestazioni, ma l’ente locale (Comune di Martellago), la polizia provinciale e l’ASL Veterinaria si sono sempre mostrate sorde e insensibili. Quel giorno i militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI sono impegnati a Feltre contro il palio assassino, la corsa che ha già ucciso due Cavalli.
Per protestare contro il mercato di esseri viventi di Maerne, militanti del movimento, nella notte tra il 2 e 3 agosto, hanno affisso un manifesto sarcastico contro i cacciatori e uno striscione sulla recinzione degli impianti sportivi nei pressi della fiera delle prigioni.