Ceto (Brescia), 21 aprile 2019 – Ancora una storia di odio nei confronti degli animali che solo per fortuna non si è trasformata in una tragedia. I fatti sono accaduti in Valcamonica, a Ceto, dove la signora Monica R. da anni abita con i suoi familiari e tre cani di taglia piccolissima. Uno di loro, nella serata di venerdì, è stato investito e ucciso mentre si trovava nel cortile di casa con la sua padrona.
“I fatti sono accaduti nella serata di venerdì – ha spiegato Monica – mi trovavo nella mia proprietà che è adiacente alla strada. Con me c’era anche il mio Zorro: un pincher del peso di nemmeno due chili. Ad un certo punto ho visto un veicolo risalire lentamente la strada, che è secondaria. Così non mi sono preoccupata. Ma poi questo signore ha girato l’auto, ha ingranato la marcia e ha accelerato, finendo addosso al mio cane. Sono certa che non si sia trattato di un caso, perché è ampiamente entrato nella mia proprietà. Sono riuscita a schivarlo solo per un caso fortuito. Zorro è stato ferito a morte. L’ho preso tra le braccia e ho cercato di rianimarlo. Non c’è stato nulla da fare. Nel frattempo quel signore, che ho riconsociuto, se ne è andato. Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri che sono risaliti a lui. Non abita distante da casa mia. Ha circa 40 anni”. Ma perché questa acredine contro il piccolo Zorro? “La vicenda è annosa – spiega Monica – e credo che parta dall’antipatia che questa persona ha per i cani. Ad ogni modo non è nuovo a episodi di questo genere, specie nei riguardi dei miei animali e delle persone che mi stanno vicine”.
Spiega: “Tempo fa ho affidato i miei cuccioli a una amica, che si trovava qui a casa mia per tenerli a bada. Uno di loro a un certo punto le è scappato, purtroppo mentre per strada passava questo uomo. Con ogni probabilità il cagnolino si è mostrato litigioso o aggressivo. Aggressivo come può esserlo un esserino che pesa un chilo e mezzo, ad ogni modo. Lui ha iniziato a prenderlo a calci. A quel punto la mia amica è intervenuta per riportare a casa il mio animale domestico. Le ha prese anche lei. Quell’uomo, dopo avere smesso di accanirsi contro il cane ha picchiato la mia amica, che l’ha denunciato ai carabinieri”.
Tre mesi fa è stata emessa la sentenza relativa al caso. L’aggressore è stato riconosciuto colpevole di lesioni personali. “Nella serata di venerdì ho già reso alcune dichiarazioni spontanee ai militari dell’Arma – continua la donna – Martedì ho appuntamento al Comando di Breno dove sporgerò denuncia. Questa persona è pericolosa e deve essere fermata. Ha dimostrato di avere in spregio la vita degli animali, ma non solo: se non mi fossi spostata molto in fretta avrebbe fatto del male anche me. Il mio unico rimpianto è non essere riuscita ad afferrare anche il mio piccolo Zorro. Che cosa ha fatto di male? Era una creatura innocente. Non meritava una fine simile”. Una volta depositata la denuncia sul corpo di Zorro potrebbe essere disposta l’autopsia.
Fonte: Il Giorno