“La fibra forte come Ibra”, è il mantra che accompagna gli spot di Sky in cui Zlatan Ibrahimovic e testimonial. A noi delle due forze riunite importa nulla, come poco importa la improbabile “recitazione” di Ibra.
Quello che ci importa, e ci indigna, è sapere che userà i soldi che incassa a vari titoli per alimentare quella che, più che passione, si può definire la sua monomania: la caccia. Come tutti sanno, Ibra fuori dello stadio è un efferato cecchino di ogni specie di Animale. Suo vanto e aspirazione è uccidere in ogni parte del mondo, meglio se le specie più rare. Ha speso milioni per comprare isole, foreste, tenute da riempire di Animali e divertirsi a massacrarli, con gli amici e la moglie.
Siamo convinti che i cacciatori siano fondamentalmente degli squilibrati: nessuna persona normale può godere uccidendo. E sono anche dei vigliacchi, che agiscono con armi potenti contro esseri indifesi. Sono infine nocivi e dannosi per l’ambiente, pericolosi per gli altri.
A questo punto, che dire di Ibra e della sua fibra? Nella notte tra il 20 e 21 gennaio, Militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI hanno affisso sui cancelli dello stadio Meazza San Siro di Milano, manifesti diretti a Ibra e Sky con scritto “contro di loro, Ibra è forte solo con la carabina. Sky e Ibrahimovic vergogna! Uno spot non cancella l’odore”. Il manifesto, oltre alla foto del centravanti, riportava le immagini di Animali trucidati dai cacciatori e del Leone che lo stesso Ibra ha ucciso anni fa.
il manifesto
le foto del blitz al Meazza di Milano