Purtroppo, verifichiamo ogni giorno come ci siano individui che, a scopo di lucro, sfruttino Animali di ogni specie inventandosi modalità a dir poco allucinanti. Una ditta francese si è specializzata nel vendere dei Paguri di terra (indonesiani), inserendoli in “shell” dipinti nei modi più assurdi, da tenere come “ornamento” dentro le solite scatolette di plastica trasparente di dimensioni piccolissime. Ma non solo, uno degli slogan della loro attività è “ideale per i bambini” (!).
A parte il discorso fondamentale, che gli Animali non sono merci da comprare o vendere, troviamo inaccettabile eticamente togliere anche la dignità a questi poveri esseri, ridotti al ruolo di clown. E condannati a passare la vita lontani dal loro ambiente naturale. In questo senso, si tratta di un vero e proprio reato di maltrattamento, per cui si riserviamo di denunciare tutti coloro che hanno permesso una vergogna simile, ente fiera compreso.
La sera di lunedì 12 maggio alcuni nostri attivisti si sono recati al padiglione cinque della Fiera di Padova, dove i Paguri sono in vendita , ed hanno espresso con determinazione il loro punto di vista ai due standisti e alla gente che si fermava a guardare. Sono seguiti momenti di tensione con i due mercanti di vite, mentre molti dei visitatori davano ragione ai militanti, tanto che sono intervenuti: personale della Fiera, una pattuglia dell’Esercito e infine due Agenti di Polizia che hanno verbalizzato quanto stava accadendo.
Noi non accettiamo simili trattamenti inflitti agli Animali. Lo stand tra l’altro si trova davanti a un angolo riservato ai giochi dei bambini più piccoli, che guardavano costernati i Granchi intuendo quanto gli Animali stessero male. I militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI sono decisi a fare in modo che lo stand venga immediatamente chiuso senza compromessi!
Lunedì sera si è presentata solo una delegazione di Centopercentoanimalisti, ma oltre a tornare a sorpresa ogni giorno, domenica 18 maggio i nostri attivisti (ancora più incazzati di ieri sera) invaderanno il padiglione cinque con un numero sufficiente di militanti da convincere i mercanti di vite che il loro scandaloso stand non è gradito, con le buone o che le cattive!
Filmato uno
Filmato due
Filmato tre
Le foto della vergogna