Questa mattina un nostro militante ha trovato all’interno della sua buca della posta un dischetto con foto e rivendicazione da parte di ALF (Animal Liberation Front) con richiesta di divulgazione. Noi di Centopercentoanimalisti siamo onorati e lo facciamo volentieri.
COMUNICATO ALF
Nella notte tra il 13 e 14 novembre angeli liberatori si sono introdotti nell’abitazione di una famiglia Cinese a Mestrino in provincia di Padova hanno liberato Attila mettendo la parola fine alle sue sofferenze, un pastore Tedesco di 9 mesi circa. La storia di Attila è triste, per fare un regalo alla figlia, i genitori le regalarono Attila, una volta giunto a casa, il povero cucciolo passava le sue giornate legato alla porta del garage. Gli angeli liberatori hanno monitorato per oltre 6 mesi l’abitazione diventando di nascosto e di fatto amici di Attila. Dopo numerose segnalazioni dei vicini, Attila ha vissuto per un breve periodo senza catena, ma sempre in uno spazio angusto e una cuccia improvvisata. Ultimamente veniva picchiato e rimesso a catena. Il nome Attila è stato messo dai suoi angeli liberatori, per la sua esuberanza, al momento della liberazione non è stato facile tenerlo a bada, visto che saltava come un grillo e “tirava”, nove mesi senza ma socializzare non devono essere stati il massimo per il povero pastore tedesco, alla gran lunga, se non fosse stato salvato in tempo, a causa della sua frustrazione sarebbe potuto diventare aggressivo per tutti. Al momento della liberazione Attila ha riconosciuto i suoi angeli, non ha abbaiato, anzi. Attila ora è lontano parecchi Km dal suo lager, vivrà il resto dei suoi giorni coccolato e rispettato dai suoi nuovi amici. Attila è salvo in tutti i sensi. Episodio curioso, Attila incredibilmente si è messo in posa da solo sorridente per la foto di “rito”.
Filmato della liberazione. Si nota uno spazio ridotto, sporco, transennato con pallet. Attila riconosce i suoi liberatori, non abbaia, sente che sta per essere liberato.
Il povero Attila nei primi mesi del suo calvario…