Oltre una ventina di militanti hanno urlato di tutto e di più contro gli organizzatori, i fantini e il pubblico del palio di Feltre che, ricordiamolo, causò la morte atroce nel 2007 a due cavalli.
Che l’aria fosse “tesa” lo si è capito dall’arrivo dei nostri militanti in stazione dei treni a Feltre, in un primo momento le forze dell’ordine hanno vietato il passaggio per il centro storico, dopo, formati dei piccoli gruppi, i militanti si sono incamminati sotto l’occhio vigile dell’autorità competente. In pieno centro però, gli attivisti sono stati bloccati dal reparto mobile della Polizia di Stato.
Successivamente i nostri militanti hanno comunque ottenuto il permesso di raggiungere Prà del Moro per le strade del centro cittadino.
Numerosi i cori durissimi contro il presidente del palio di Feltre Stefano Antonetti. Quest’ultimo, nei giorni scorsi, tramite la stampa locale più servile d’Italia, aveva criticato il nostro gruppo per i modi “non conformi”. Antonetti si metta bene in testa una cosa: chi partecipa al suo evento che gronda di sangue, non si convince con un volantino o con le belle parole, ma solo rovinandogli la “festa”. Obiettivo ovviamente centrato, sia durante la manifestazione, sia all’uscita, le tensioni con il pubblico infatti, non sono mancate.
Il tentativo patetico di Antonetti di oscurare la nostra presenza con delle vele è miseramente fallito, i nostri militanti per tutta la durata del presidio sono rimasti fuori dalle transenne, costringendo il reparto mobile a spostare la camionetta per monitorare da vicino la situazione.
Dal 2007 fino ad oggi, Centopercentoanimalisti ha organizzato presidi contro il palio della morte di Feltre, per ricordare la morte di Metz e Ghisellin e per rovinare la “festa” a chi supporta una delle tante e più grandi vergogne Italiane: il palio con i Cavalli.