Nel mese di gennaio a Saronno (Varese) si tiene la sagra dedicata a Sant’Antonio Abate. Pezzo forte dell’evento è la mostra di Animali, cosiddetti “da corte”.
Tralasciando il fatto che in ogni tipo di allevamento c’è crudeltà, e che il destino di questi Animali è finir mangiati, anche solo queste fiere ed esposizioni sono sofferenza e maltrattamento per le creature tenute per giorni in gabbie o recinti, esposte alla curiosità della gente, spaventate da rumori e confusione. Oltre al fatto che con questi eventi si ribadisce il concetto che Animale significhi merce, da comperare, vendere, sfruttare.
Quest’anno i militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI saranno presenti il 13 gennaio alla sfilata con un presidio, per affermare il diritto al rispetto e alla dignità per gli Animali; per demotivare i visitatori; infine per monitorare le condizioni di detenzione e denunciare i casi di maltrattamento. Non abbiamo nulla contro la sagra di Sant’Antonio Abate, ma gli Animali devono essere lasciati in pace.
Nella notte tra il 5 e 6 dicembre, i nostri Militanti hanno affisso un manifesto sul cancello della Chiesa di sant’Antonio Abate a Saronno per far capire che non ci siamo dimenticati della sagra. Gli organizzatori per giustificare la vergogna, hanno sempre detto che gli Animali sono trattati bene, il nostro manifesto invece parla chiaro: “Una gabbia d’oro è sempre una gabbia! Fino alla fine Animali liberi!”.
Le foto