Di tutte le forme di violenza contro gli Animali, in questo caso i Cani, l’avvelenamento è la più subdola e vile. Individui certo psichicamente disturbati, ma comunque sadici e criminali, seminano la morte a caso lasciando bocconi avvelenati nei luoghi frequentati dai Cani. E’ una forma di terrorismo a tutti gli effetti.
Questa volta all’infame di turno è andata male: è stato individuato dalla polizia locale e denunciato. Tale L.G. abita in via Firenze a Gerenzano (Varese). Odia i Cani, gli danno fastidio, fanno la pipì: queste sono le motivazioni del folle gesto. Si è giustificato dicendo che il veleno usato non uccide i Cani. Ha usato un topicida: un anticoagulante, che provoca emorragie ai vasi capillari dei polmoni. L’Animale muore annegato nel proprio sangue. Una morte orribile. Solo un intervento veterinario immediato e mirato può salvargli la vita.
E’ quello che per fortuna è successo al Cane che aveva mangiato il pane avvelenato del vigliacco, prontamente curato, sembra fuori pericolo. Di altri, per ora non si ha notizia. Questo depravato deve essere messo alla gogna pubblica, tutti devono sapere, anche per dissuadere eventuali emulatori. Ed è il minimo che merita.
I nostri militanti, nella notte tra il 9 e 10 maggio, hanno affisso manifesti di liberazione animale e uno striscione diretto a L.G. sui cancelli della sua abitazione a Gerenzano e non sono esclusi presidi nelle prossime settimane.
Educarne uno per educarne cento, dove la legge è impotente, arriviamo noi a “educare” i nemici degli Animali.