Nella notte tra il 17 e 18 novembre, militanti di Centopercentoanimalisti hanno affisso uno striscione gigante con il testo in latino sui cancelli del deposito Ferrero di Montegaldella (Vicenza)
Mentre molti marchi alimentari e dolciari hanno eliminato il famigerato olio di palma dai loro prodotti, la Ferrero si ostina a riproporlo, soprattutto nella famosa Nutella, diffondendo anche spot ingannevoli sulla bontà di quest’olio. Perché tanta ostinazione? E perché questa invasione dell’olio di palma in tanti prodotti? L’acido grasso di palma (e di palmisto) è molto economico, costa poco ed è facilmente conservabile. Ma è un ingrediente di pessimo livello, non indicato per l’alimentazione: in passato era usato per fabbricare sapone o come additivo nei lubrificanti per motori.
Ora viene imposto e non solo perché costando meno garantisce maggiori profitti. Tanto più che in Italia abbiamo tanti tipi di olio di ottima qualità. Si tratta di una politica globale portata avanti dalle multinazionali: l’estensione delle coltivazioni rovina l’economia delle popolazioni indigene e dei paesi produttori (come l’Italia), rendendoli più ricattabili: come fa la Monsanto con il mais e la soia OGM.
E’ inoltre nei piani delle multinazionali cancellare le peculiarità dei singoli paesi, portando tutti a una omologazione totale. E la Ferrero è una multinazionale: la Ferrero SpA è di proprietà della Ferrero International SA con sede nel Lussemburgo.
Il boicottaggio cosciente di moltissimi consumatori ha indotto molte ditte minori a cambiare la loro politica: ma non la Ferrero, che continua ad agire da multinazionale. Poco importa loro lo sfruttamento delle popolazioni indigene; il danno alla salute dei consumatori; la distruzione dell’ambiente (foreste) per far posto a piantagioni estensive. E, quello che interessa di più a noi, LA MORTE DI MILIONI DI ANIMALI il cui habitat viene distrutto. E non solo Oranghi ed Elefanti selvatici, ma tutti gli uccelli, rettili, anfibi, insetti che popolano in una meravigliosa biodiversità la giungla tropicale, con una quantità enorme di piante.
Ecco cosa c’è dietro l’olio di palma che Ferrero vuole costringerci a ingoiare, con la sua Nutella: mescolato con molto zucchero, qualche nocciola e una quantità minima di cacao. L’unica risposta è continuare il boicottaggio della Nutella, della Ferrero e di tutte le ditte che continuano ad usare l’olio di palma. Ricordando che Ferrero smercia un’ampia linea, destinata soprattutto ai bambini: Kinder, tic tac, estathé, pocketcoffee e molti altri.
La multinazionale faccia marcia indietro, ammetta l’errore rilanciato fantozzianamente nel suo ultimo spot, tolga l’olio di palma dai tutti i suoi prodotti.
Lo striscione gigante
Il blitz