6 maggio 2021 – È caccia all’uomo nel Lincolnshire per cercare gli autori di quella che qualcuno potrebbe definire una ‘bravata’, ma che in realtà avrebbe potuto comportare gravi conseguenze e che viene punita severamente in Inghilterra. La testa e il collo di un cigno sono stati coperti con un calzino nero, l’animale è stato lasciato così, al buio e senza possibilità di nutrirsi. L’immagine dell’animale dal lungo collo quasi interamente coperto da un calzino ha fatto il giro del Paese indignando gli animalisti. L’uccello nuotava tranquillamente nel canale di drenaggio Catchwater a Lincoln, capoluogo della contea inglese del Lincolnshire, quando i teppisti hanno agito.
Il gesto pericoloso
Forse credevano di fare una cosa divertente, ispirati proprio dal lungo collo del cigno, ma avrebbero potuto generare conseguenze gravi. La polizia del Lincolnshire ha riferito che se lo ‘Swan and Rescue Hospital’ non fosse intervenuto, l’uccello sarebbe potuto morire di fame, o addirittura soffocare perché il calzino aderente gli arrivava fino a metà collo e non consentiva neanche di cibarsi, di bere o di respirare bene. Fortunatamente questo non è accaduto. Il cigno è stato notato e l’episodio subito segnalato. Ciò non toglie che le indagini non si fermeranno. I colpevoli rischiano fino a sei mesi di reclusione e una multa dalla somma non quantificata.
La legge britannica
Tutti gli uccelli selvatici sono protetti dal Wildlife and Countryside Act 1981 ed è considerato reato uccidere, ferire o catturare uccelli selvatici se non dietro licenza. In Inghilterra non sono tollerate violenze nei confronti degli animali. Questo spiega il pugno duro della polizia locale che ha dato il via ad una caccia all’uomo facendo appello a chiunque abbia informazioni utili sugli autori del misfatto a segnalarlo al centralino della polizia oppure a contattare l’apposita la RSPCA, la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals.
Le indagini
Dalla polizia fanno sapere che la collaborazione con le organizzazioni per la fauna selvatica è attiva da tempo, loro segnalano ‘incidenti’ o episodi particolari su cui bisogna indagare. “Riteniamo – fanno sapere – che l’oggetto sia stato posizionato intenzionalmente sulla testa del cigno perché aveva una vestibilità aderente ed è stato calzato in maniera profonda. Non crediamo sia stato accidentale. Se il salvataggio del cigno non fosse intervenuto, il cigno sarebbe morto di fame o potenzialmente soffocato. Vorremmo sentire da chiunque possa aiutarci con le nostre indagini o chiunque possa aver visto qualcuno aggirarsi intorno al cigno nell’acqua nei giorni precedenti al 2 maggio”. Dalla RSPCA aggiungono poi un particolare: “Dato che questa è la stagione della riproduzione e della nidificazione in questo momento, questo episodio avrebbe potuto provocare non solo sofferenze nel cigno, ma anche la morte per la prole”. Insomma, non proprio una burla considerando anche cosa rischiano i colpevoli se acciuffati e ritenuti tali!
Fonte; The Linconite