L’Orso siglato come M49, ormai è deciso, verrà catturato e tenuto in cattività. I presidenti della regione e della provincia, entrambi cacciatori, agiranno in questo senso, anche se l’Orso non ha mai aggredito o minacciato nessuno.
Questa volta non c’è neppure bisogno di creare montature e false aggressioni, come nel caso delle due Orse assassinate negli anni scorsi. M49, se sopravviverà alla cattura (il dubbio c’è, visti i precedenti) verrà rinchiuso nel Centro Fauna Alpina di Casteller a Mattarello (TN), di proprietà e gestito, per chi non lo sapesse, dall’associazione cacciatori Trentini, incredibile ma vero!
Qualcuno può anche credere alla favola dei cacciatori che curano e ospitano gli Animali; noi sappiamo che il loro “sport” è sanguinario, punto. Ci basta ed avanza per capire con chi abbiamo a che fare.
Nel centro, dove già è detenuta un’altra Orsa, i plantigradi avranno a disposizione un’area che può sembrare ampia a noi umani, ma è stretta per Animali che percorrono 50 o anche 60 Km in una sola notte. Tanto è vero che gli Orsi che sono vissuti lì si sono ammalati di depressione.
Un Animale nato e vissuto libero viene condannato senza colpa a passare la vita in un luogo chiuso da recinti elettrificati (ricorda qualcosa?). E di fronte a una violenza del genere, il presidente della regione Paccher si permette di “indignarsi” per i toni, tra l’altro ironici contro i cacciatori, della nostra protesta!
Militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI, nella notte tra il 25 e 26 giugno, hanno affisso, proprio all’entrata del Centro detenzione di Casteller, un manifesto dedicato a chi dice che l’Orso, e non solo lui, in quella prigione starà bene, “una gabbia d’oro è sempre una gabbia”, l’altro ironico contro i cacciatori che a noi piace molto, ma piace un po’ meno al signor Paccher, affisso sul cartello indicatorio appena inizia la salita che porta al centro gestito, lo ripetiamo, dai cacciatori.