25 luglio 2017 – Nei giorni precedenti a martedì 25 luglio alcuni cacciatori sono stati vittime di episodi vandalici nei confronti dei loro capanni al confine tra Pisogne e Zone, in Valcamonica, nel bresciano. Dei casi se ne sono accorti alcuni appassionati della disciplina venatoria nel momento in cui hanno notato due capanni con le gabbie rotte e porte sfondate, oltre alle automobili dei cacciatori colpite da insulti incisi con cacciaviti e chiavi.
Questo è un periodo in cui i cacciatori ritornano ai loro capanni per sistemare la zona in vista della ripresa della stagione venatoria a settembre. Su questo territorio ci sono un centinaio di strutture e la sensazione da parte dei proprietari è che gli autori degli episodi di vandalismo sarebbero animalisti estremisti che chiedono in ogni modo di fermare la caccia.
Le segnalazioni hanno raggiunto gli agenti della polizia locale e i carabinieri che stanno indagando. Dalla Federcaccia e dalla polizia boschiva si parla della prima volta di questi atti del genere. E si parla di persone che avrebbero agito in questo modo proprio per l’odio nei confronti della caccia.
Fonte: QuiBrescia