15 febbraio 2020 – Una gattina è stata torturata e uccisa in via Sepalone ad Airola nella serata di ieri. L’orribile episodio è stato denunciato attraverso le pagine Facebook “Sei di Airola se…” da alcune animaliste del centro caudino che hanno postato anche una foto che riproduce il macabro gesto, il cui autore per ora resta ignoto.
Dalle immagini si nota che la povera gattina, appartenente ad una colonia felina che vive nella zona, è stata impalata. Il fatto ha suscitato la rabbia e lo sdegno di numerosi cittadini e cittadine e di diversi animalisti del comune caudino che ora fanno appello alle istituzioni e alle forze dell’ordine affinché si risalga al più presto all’autore del reato.
Ma sono in tanti anche a chiedere interventi concreti per tutelare gli animali randagi che diventano purtroppo facili prede di malintenzionati . Ricordiamo che legislatore italiano con la legge 189 del 2004 ha introdotto nel codice penale l’articolo 544 ter che “punisce in generale chi pone in essere il maltrattamento di animali, procurando loro lesioni, o sottoponendoli a trattamenti crudeli con la reclusione da tre a diciotto mesi e con la multa da 5mila e 30mila euro. La stessa normativa prevede che se da tali condotte illecite deriva la morte dell’animale , queste pene aumentano della metà”.
Una sentenza della Suprema Corte dei Cassazione del 2017 chiarisce, inoltre, integrando il reato di maltrattamento degli animali, che “non è necessario che vi siano lesioni fisiche, essendo sufficiente che si realizzi una sofferenza per l’animale, poiché essi vanno tutelati come esseri viventi dotati di una propria sensibilità psico-fisica e pertanto in grado di percepire il dolore.” Ci auguriamo che chi di competenza possa procedere a provvedimenti adeguati e a mettere in atto azioni concrete e immediate per la sana convivenza tra uomini e animali e per la loro tutela.
Fonte: www.ntr24.tv