Continua la campagna di odio e allarmismo contro i Cinghiali del Parco Colli Euganei (Padova), Campagna che tende allo sterminio totale della specie. Loro la chiamano “eradicazione”, noi lo chiamiamo biocidio. Le uccisioni fatte in sordina non bastano, così ora è Coldiretti a condurre la volata per arrivare alla distruzione dei Cinghiali. Lo fa per bocca del suo esponente, Federico Miotto, il quale tira fuori i soliti vecchi argomenti: i Cinghiali distruggono le colture, possono provocare incidenti stradali e alterano l’ambiente.
Così, per riequilibrare l’ambiente, si propone di ammazzare centinaia di Animali liberi. Questo in un Parco creato apposta per tutelare gli Animali! il Miotto ha una strana idea dell’ecologia. Ricordiamo che i Cinghiali ci sono nei Colli Euganei perché introdotti negli anni 70 del secolo scorso proprio dai cacciatori, per servire da bersaglio a questi maniaci assetati di sangue. Ma, più intelligenti di loro, sono sopravvissuti e si sono riprodotti, secondo natura.
Ora danno fastidio a chi considera il mondo di esclusiva proprietà degli umani. Gli eventuali danni, poi, dovrebbero pagarli le associazioni venatorie. Il Miotto fa di mestiere l’allevatore: cioè fa nascere forzatamente poveri Bovini, li tiene in galera per qualche mese e poi li vende a chi li ucciderà e li farà a pezzi. Uccidere Animali per lui è una cosa normale, i “suoi” Animali sono solo una merce su cui lucrare, insensibile alle loro sofferenze. Rientra nella sua logica risolvere il “problema Cinghiali” uccidendoli tutti.
Secondo noi, invece, il problema (se c’è davvero) va riportato nelle sue giuste dimensioni, e risolto in altro modo. Anche se la lobby dei cacciatori preme per una liberalizzazione della caccia agli ungulati, in modo di poter sparare gratis (anzi, magari con un rimborso spese, come è già successo) senza limiti di tempo o di quantità.
Contro la mattanza dei Cinghiali, e di qualsiasi altro Animale, militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI, nella notte tra il 28 e 29 settembre, hanno affisso numerose locandine adesive alla Coldiretti a Padova e tappezzata la città del sindaco/presidente Arquà Petrarca, municipio compreso.
La locandina
Il blitz – Coldiretti
Il blitz – Arquà Petrarca