Gli Orsi del Casteller, noi siamo entrati! Strategia vincente di Centopercentoanimalisti

Precisiamo che dal 2014 noi di Centopercentoanimalisti lottiamo per contrastare le vergogne delle politiche Trentine, prima di sinistra, ora di destra. Cambiano i colori, ma non le infamie.

Il racconto

Martedì pomeriggio Paolo Mocavero è entrato nella fortezza del Casteller, dove sono rinchiusi Papillon e Gaia. Era presente anche Massimo Vitturi della LAV, combattivo volontario che spesso abbiamo apprezzato ed elogiato per sue battaglie contro la caccia. Noi del Movimento sapevamo da giorni dell’ingresso al Casteller di Paolo e di Massimo, quest’ultimo ignorava la presenza dei Centopercentoanimalisti, qualcosa dovrebbe pur dire…

Ai due Animalisti sono stati sequestrati i cellulari, vietatissimo scattare foto all’interno della struttura. Il recinto del Casteller è una fortezza degna del carcere di Alcatraz, telecamere ovunque, recinzioni dell’area degli Orsi altissime supportate da pali di acciaio spessissimi.

Una volta arrivati alla recinzione degli Orsi, è arrivato Papillon, non sembrava timido, anzi. Questo il breve racconto di Paolo: “ho visto Papillon, ho visto i suoi occhi, i forestali mi hanno detto che aspettava il custode, io invece in quegli occhi ho letto una richiesta d’aiuto, di disperazione. Papillon emetteva un ronzio, simile alle fusa dei Gatti, la mia commozione ha fatto il resto. Hanno dovuto richiamarmi diverse volte per farmi allontanare. Quegli occhi e quel ronzio resteranno dentro di me per sempre.”

Il Casteller è diviso in tre aree, la uno, la due e la tre. L’area uno è destinata a Papillon, la due era vuota, la terza destinata a Gaia. Come prevedibile, la seconda Orsa non si è fatta vedere, nascosta tra la vegetazione, in compenso ai due Animalisti sono state fatte vedere le immagini della video sorveglianza del giorno prima e dei giorni precedenti. Gaia è viva.

L’area destinata agli Orsi non è grandissima, oltretutto divisa in tre settori. Il personale della forestale che ha accompagnato i due Animalisti è stato gentile e disponibile. Erano presenti due dirigenti della Digos di Trento e due Veterinari. I due Animali sono in buona salute, ma in quel posto non devono stare, Papillon sembra rassegnato, ma ieri gli è stata fatta una promessa da parte di Paolo, quando gli occhi si sono incrociati per minuti.

Ribadiamo che quei due Orsi e non solo loro, devono vivere in libertà, ora dipende tutto da Fugatti e la sua penna. Vitturi, parlando con Paolo, ha detto che ora la priorità è la liberazione Gaia che rischia di essere fucilata, dopo si provvederà per la liberazione di Papillon. Noi ovviamente non molleremo.

La strategia di Paolo che ha permesso di farlo entrare al Casteller.

Dopo il liquido rosso versato nella fontana del Nettuno, simbolo di Trento paragonabile a San Gennaro per i Napoletani, i politici Trentini e le FdO hanno alzato le antenne, hanno capito che se alcuni Animalisti potevano arrivare a tanto, non potevano essere ignorati. Ribadiamo che il liquido versato era ecologico, adatto ai bambini e per nulla nocivo per gli Animali. Lo scriviamo ancora una volta, dato che alcune animalare hanno avuto da ridire, tanto per cambiare appartenetti alle sigle più inutili del panorama Animalista che supportano stellino, pensate un po’ come sono messe, poveracce. Infine nessuna denuncia è stata fatta per quell’azione, anzi, il Sindaco di Trento con grande onestà intellettuale ha confermato ai media che non sono stati fatti danni alla fontana. Fateci caso, il giorno dopo, con largo anticipo rispetto la data della sentenza, il TAR di Trento annullava la condanna a morte di Gaia, coincidenze? Forse…

Successivamente fu fatta un’azione con striscione e foto con il “tronchesino” sulla recinzione del Casteller, il messaggio era chiaro: aspettiamo la seconda sentenza del TAR altrimenti… Sempre per una pura coincidenza, il TAR annullava ancora una volta l’abbattimento.

Nelle ultime settimane si era sparsa la voce che gli Orsi del Casteller che c’erano più, nonostante l’Onorevole Brambilla si fosse recata due volte all’interno rassicurando tutti della presenza di Papillon e Gaia.

A quel punto dovevamo entrare. Scattò l’idea dell’assedio, parola chiave di tutto, quindi blitz al Casteller con il famoso striscione che annunciava l’evento organizzato in pochissimi giorni. Fu creato un manifesto per promuovere l’iniziativa che si rivelò vincente. Insieme a Noi, presenti i fratelli degli Animalisti Italiani. Tanto per cambiare venimmo boicottati, ma già lo sapevamo, quindi il nostro obiettivo era raggiungere la gente comune, non i soliti animalari che vogliono fare le prime donne. Operazione riuscita.

Prevedevamo come richiesto, un centinaio di persone, ne vennero alcune in più, ma la presenza fu fondamentale. Paolo coinvolse alcuni amici (Vegani) del mondo Ultras. Ricordate che le FdO fanno molto bene il loro lavoro e “riconoscono” le facce note. L’obiettivo del presidio era quello di appurare che i due Orsi fossero vivi, frase ripetuta diverse volte in quell’occasione. Quella manifestazione fu il famoso “Cavallo di Troia” per far capire ai diretti interessati che non avremmo fatto sconti e che in un modo o nell’atro saremmo entrati. Il presidio fu letteratamente circondato dalle FdO. Se avete tempo guardate i presidi precedenti degli altri Animalisti (massimo rispetto), dove al massimo si potevano notare un furgone dei Celerini. Da noi ne arrivarono quattro, più Agenti in borghese e Carabinieri. Un furgone fu parcheggiato davanti al cancello del Casteller… serve aggiungere altro?

Ad un certo punto Paolo disse ai partecipanti di fidarsi di lui, che l’obiettivo era quasi raggiunto, anche se sapeva che sarebbe entrato a breve, i nostri post in pagina degli ultimi giorni lo confermano. Per questo motivo non finiremo mai di ringraziare chi ha partecipato quella domenica.

La LAV erano mesi che chiedeva di entrare invano nel Casteller, noi invece non abbiamo fatto mai richiesta, solo messaggi subliminali. Ricordate che noi siamo e rimaniamo l’unico Movimento Animalista in tutta la storia dell’Animalismo globale, entrati per ben due volte in un tendone circense senza FdO alle spalle…

Qualcuno si starà chiedendo chi ha autorizzato o chi si è mosso per far entrare Paolo al Casteller (fatto storico), non possiamo dirvelo, primo perché ci hanno contattato nella stessa domenica del presidio, secondo ricordiamo che noi siamo presenti ovunque, siamo come i Vietcong, con la stessa mentalità.

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