Come avevamo previsto, lo spot della Volvo Car termina con un “lieto fine” : il cacciatore non spara al Cervo.
Non è molto originale: lo aveva già fatto De Niro, parecchi anni or sono. D’altra parte i pubblicitari non sono stupidi (anche se lo spot ci sembra piuttosto mediocre): la caccia è invisa a troppe persone, perché si possa far vedere l’uccisione del Cervo. Non avrebbe giovato all’immagine. Resta il fatto, al di là della finzione, che Zlatan Ibrahimovic è realmente un cacciatore, nella vita. Ma non è un cacciatore “normale”, uno che la domenica prende la doppietta nei periodi di caccia. Ibrahimovic ha fatto della caccia e della pesca la sua ragione di vita, caccia in maniera maniacale in ogni momento libero e in ogni parte del mondo. Sembra che si realizzi solo ammazzando.
Quindi lo spot in ultima analisi, a parte le sviolinate sulla Svezia, è un’esaltazione della caccia: e come tale lo hanno interpretato i cacciatori nostrani, emuli straccioni di Ibrahimovic, che nei loro siti esprimono gradimento e approvazione.
Noi condanniamo la caccia, chi la pratica e chi la propaganda, in quanto è un’attività distruttiva e immorale. Nessuna persona sana di mente può godere uccidendo. E nel nostro paese, la stragrande maggioranza dei cittadini è contraria e la vorrebbe abolita. Pensiamo quindi che lo spot pro – caccia avrà conseguenze negative sul mercato. Noi invitiamo a boicottare la Volvo e i suoi prodotti.
Nella notte tra il 27 e 28 gennaio militanti di Centopercentoanimalisti hanno “colpito” le concessionarie Volvo di Padova (Modial Car), Vicenza (Bisson Auto), Treviso (Volmecc) e Mestre (Mondial car), affiggendo numerose locandine (già usate a Bologna giovedì scorso) contro Zlatan Ibrahimovic e la nota azienda Svedese.
La nostra protesta continuerà.
Vicenza
Mestre
Padova
Treviso