Generalmente i Comandamenti sono ritenuti dieci, ma per il parroco di Paluello di Stra (Venezia) sono nove: gli manca quello relativo al non dire falsa testimonianza. Infatti, dopo il nostro blitz che denunciava l’aver messo in palio nella tombola un Maialino e altri Animali, il pio religioso nega di averne mai avuto l’intenzione. Nessun Animale come premio, dice.
Peccato che nel volantino della sagra si parli chiaramente di un “Maialino vivo come primo premio”. E che nel volantino della parrocchia sia scritto: “I premi saranno Animali vivi o congelati” (sottile l’eufemismo, dice congelati anziché morti). Il comportamento del prete non ci è nuovo, e non ci meraviglia: ogni volta che abbiamo denunciato azioni a danno degli Animali, gli autori hanno negato o ritrattato.
Né ci meraviglia il modo come “Il Gazzettino” ha trattato l’argomento. Foglio storicamente sempre dalla parte di chi ha e può, e particolarmente servile verso il clero e la chiesa cattolica. Secondo l’articolista noi avremmo preso una cantonata, il Maialino non c’era. E riporta tutti gli alibi del parroco, ma non i nostri argomenti. Informazione a senso unico, tipica di certi pennivendoli asserviti.
Avvisiamo il parroco e il comitato organizzatore: militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI saranno presenti, in incognito, per tutta la durata della sagra, per monitorare e documentare tutto quello che verrà fatto. Se un solo Animale, vivo o morto, comparirà tra i “premi”, i responsabili dovranno aspettarsi delle conseguenze in stile Centopercentoanimalisti, senza sconti.