20 febbraio 2023 – a poco più di un’ora di auto da Wuhan, la megalopoli dalla quale è partita l’epidemia di Covid-19, nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, si trova il grattacielo dei maiali. Una sorta di “hotel” di 26 piani, in grado di produrre fino a 600.000 suini all’anno (1,2 milioni con il prossimo raddoppio). In altre parole si tratta di un gigantesco porcile, il più grande al mondo, nato per far fronte all’enorme domanda di carne suina. Secondo le stime del New York Times, infatti, la Cina consumerebbe la metà della carne suina mondiale.
Inaugurato lo scorso anno nella città di Ezhou, il grande complesso è in procinto di raddoppiare diventando ben presto un progetto ambizioso di due edifici di 26 piani concepito a raggiungere “zero emissioni”. Inoltre, stando alle dichiarazioni dei proprietari questi nuovi edifici, nati con lo scopo di produrre carne suina, sarebbero dotati, tra le altre cose, di sistemi per smaltire i rifiuti e trasformare ogni scarto in energia.
L’enorme edificio, che ricorda blocchi abitativi monolitici, “è alto quanto la torre londinese che ospita il Big Ben” scrive il quotidiano statunitense ed “è sorvegliato come un centro di comando della Nasa”. Ogni piano è una fattoria autonoma ed è in grado di garantire le diverse fasi della vita di un maialino: dal parto all’allattamento, all’ingrasso. Il mangime viene trasportato su un nastro trasportatore fino al piano superiore, dove viene raccolto in vasche giganti che consegnano più di 450 mila chilogrammi al giorno attraverso delle mangiatoie ad alta tecnologia che distribuiscono automaticamente il pasto ai maiali in base alla loro fase di vita, peso e salute.
Un modello che si sta replicando in tutto il Paese. Questo perché, secondo le stime ufficiali, la domanda di carne suina in Cina dovrebbe aumentare sfiorando oltre i 60 milioni di tonnellate nel prossimo decennio.
Fonte: Rai News