Torniamo a parlare della “Madonna col fucile”, il totem dei cacciatori posto nella laguna di Venezia, nel comune di Cavallino – Treporti.
Ritorniamo sull’argomento perché, dopo lo scandalo suscitato e i fiumi di parole sul web e sui giornali locali, tutto è rimasto come prima. La statuetta blasfema è sempre lì. I cattolici credenti giustamente si sentono offesi da questa strumentalizzazione di un’immagine per loro sacra. Per noi la vera bestemmia è il cartiglio posto sul capitello, nel quale i cacciatori sono definiti persone “che amano la natura e la laguna”. Come si possa amare uccidendo e distruggendo, è difficile crederlo. In particolare, in quella zona della laguna cacciatori – pescatori imperversano indisturbati, in ogni periodo dell’anno, sterminando senza riguardi Animali di ogni specie, comprese quelle “protette”.
Il parroco di Treporti ha una grossa parte di responsabilità nella vicenda del capitello: fu lui a benedirne l’installazione, ed ogni anno celebra una messa con e per i cacciatori (seguita da un’abbondante mangiata di Pesce). Ci chiediamo cosa aspettino il Vescovo di Venezia a sconfessare questa vergognosa iniziativa, e il sindaco di Cavallino a far rimuovere la statuetta.
Nella notte tra il 18 e il 19 novembre, militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI hanno affisso manifesti contro i cacciatori e uno striscione sul muro della chiesa parrocchiale di Treporti: un messaggio rivolto a tutti i cacciatori e pescatori, ma soprattutto al parroco.