Sabato 7 dicembre lo urleremo a gran voce ! Ci uniremo al presidio di protesta organizzato dal gruppo di attivisti “Fronte Animalista” contro l’attendamento del circo Maya Orfei presente a Magenta (Mi). Vogliamo sensibilizzare la cittadinanza sui motivi per i quali il circo con animali sia oggi uno spettacolo crudele e altamente diseducativo nonché obsoleto. Nei giorni scorsi abbiamo avanzato una richiesta di accesso agli atti per visionare le varie autorizzazioni e inviato un esposto agli organi preposti per invitarli ad effettuare delle verifiche atte a constatare la condizione psico-fisica degli animali presenti sia per accertarsi che la sicurezza pubblica fosse garantita.
Magenta – Striscione e presidio del Fronte Animalista
Invitiamo chiunque voglia unirsi a noi a raggiungerci sabato 7 dicembre in via Crivelli dalle ore 16:00 alle 18:30 per dire basta prigionia, basta umiliazioni, basta sofferenza a danno di esseri senzienti innocenti e indifesi. Il circo, quello sano, educativo e non violento non usa gli animali. Al presidio sarà presente anche il gruppo 5 stelle di Magenta e il consigliere regionale del movimento 5 stelle, Luigi Piccirillo. Segnaliamo anche la presenza di uno striscione che ci e’ stato segnalato in forma anonima lungo la strada provinciale nel comune di Magenta all’altezza di una rotonda e che riporta la scritta: “circo=animali schiavi! Basta! Magenta complice.”
Anche noi pensiamo che i comuni debbano decidere di non autorizzare l’attendamento di questi spettacoli e che debbano cominciare ad adeguarsi ai tempi redigendo dei regolamenti che favoriscano il circo senza animali. Ricordiamo recentemente il caso di Sesto San Giovanni dove per il primo anno si attenderà un circo senza animali, il caso di Cologno Monzese dove il comune ha approvato qualche giorno fa all’unanimita’ una mozione contro il circo che usa gli animali e la Regione Campania dove entro due anno nessun circo con animali potrà attendarsi. Chiediamo alla Sindaca Chiara Calati un suo intervento affinché il suo comune non accolga mai più la schiavitu’ ma un circo contemporaneo.
Fonte: Ticino online