Marco Olivi, docente aggiunto nell’Ateneo di Ca’ Foscari a Venezia, millanta di essere amante della Natura e degli Animali, ha al suo attivo un master sull’argomento, tiene corsi sulla gestione della fauna. Ed è cacciatore: cacciatore attivo e appassionato. Forme di dissonanza cognitiva di questo genere ce ne sono molte in giro.
Olivi ci tiene molto a presentarsi come amico degli Animali. Infatti, oltre ad andare a caccia, anche all’estero, sostiene propaganda e pratica la caccia con l’arco, forma più crudele di quella col fucile; sostiene la caccia “di selezione”, che secondo lui non è caccia; propugna una caccia sostenibile, tanto che viene approvato da Federcaccia. E tutte queste amenità le riporta nei suoi libri.
Per lui l’unico rapporto corretto tra umani e Animali Liberi è quando i primi decidono vita e morte dei secondi, naturalmente in base a criteri “scientifici”.
Almeno il cacciatore nelle osterie si vanta di aver ucciso, senza cercare giustificazioni morali. Il prof invece mostra ipocrisia accanto alla crudeltà. Un bell’esempio per i giovani studenti!
VERGOGNA!