Milano: resoconto assedio ai vivisettori

I sostenitori della vivisezione si sono  riuniti a Milano  sabato 1 giugno pomeriggio per difendere la loro pretesa di continuare a torturare e uccidere Animali.

Un centinaio di  sbarbatelli con qualche vecchio marpione, con addosso il camice bianco che li fa assomigliare ai garzoni dei macellai più che a dei medici.

Ospiti inattesi, una trentina di militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI a cui si sono uniti alcuni animalisti di Animal Action e Animalisti indipendenti, che hanno gridato  agli aguzzini  tutto  il  loro odio per  quello che succede nei laboratori.

 In mezzo, un cordone di Carabinieri e reparto mobile della celere in assetto antisommossa e parecchi  agenti della Digos.

I nostri militanti non hanno usato mezzi termini per  qualificare il “mestiere” dei vivisettori. La vivisezione è una pratica  crudele e incivile, che provoca morte e sofferenza  ad esseri viventi senzienti, con l’alibi di una  falsa ricerca e una falsa scienza.

La ricerca su Animali non porta nessun vantaggio nella cura delle malattie degli umani: ogni organismo reagisce in maniera diversa agli stimoli. Sostanze  nocive per noi sono innocue per altri Animali, e viceversa. I risultati  della sperimentazione sono fallaci e inutilizzabili.

In compenso la vivisezione serve ai baroni  della  medicina  per  le loro pubblicazioni accademiche, e a una piccola massa di  lecchini per mettersi in mostra. Soprattutto servono alle multinazionali dell’industria farmaceutica per continuare a spacciare i loro prodotti, inutili e spesso dannosi. Per non parlare della fine che fanno i contributi pubblici e privati.

Un giro di interessi, del quale fanno le spese gli Animali: e non  solo i beagle e le Scimmiette, ma Topi, Ratti, Pesci, Maiali e molte altre specie che trovano meno difensori. CENTOPERCENTOANIMALISTI sono in prima linea contro i vivisettori: ci chiediamo dove fossero tutte le altre associazione e gruppi, e le migliaia di  persone che sul web si sono espresse contro  la sperimentazione su Animali.

La contromanifestazione degli Animalisti è durata oltre due ore. Man mano, i vivisettori si  toglievano il camice e si eclissavano tra la folla. Alla fine ne sono rimasti una trentina, con patetici palloncini blu in mano.

 

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