Lo striminzito e tardivo comunicato del comitato organizzatore della Giostra della Rocca di Monselice (Padova), che avrebbe dovuto spiegare i motivi dell’annullamento della manifestazione dopo la morte della Cavalla Fanè, in realtà non dice nulla. Le ragioni addotte sarebbero di “sensibilità e opportunità”.
Sull’opportunità siamo d’accordo, considerando quello che sarebbe successo domenica 22 settembre. Alla sensibilità non crediamo neanche un poco. Se avessero sensibilità, gli organizzatori avrebbero annullato la giostra subito, appena successo l’infortunio mortale. Invece pervicacemente hanno confermato l’evento per la domenica successiva.
Solo dopo che CENTOPERCENTOANIMALISTI ha dichiarato ufficialmente che i suoi militanti sarebbero stati presenti non in presidi autorizzati, ma senza permessi e limitazioni per impedire la corsa assassina, solo allora il comitato ha fatto marcia indietro e ha deciso l’annullamento. Comunque fossero andate le cose, l’ intervento dei militanti avrebbe rovinato la “festa”!
Le dichiarazioni del vicesindaco Mamprin sono aria fritta: ancora una volta, l’azione decisa e tempestiva di CENTOPERCENTOANIMALISTI ha impedito una situazione di pericolo e sfruttamento a danno degli Animali.
La proposta avanzata dal comitato di intitolare la pista al nome di Fanè, è poi quanto di più ipocrita e inopportuno possano fare. Dedicare la pista alla creatura che avete assassinato? Vergogna!
L’unico modo per rispettare la memoria di Fanè e dei troppi Cavalli morti in palii, quintane e giostre, è abolire definitivamente situazioni nelle quali gli Animali sono sottoposti a stress e pericoli, per lo stupido divertimento degli umani e per attirare qualche turista senza coscienza.
Nella notte tra il 24 e 25 settembre, millanti di Centopercentoanimalisti hanno affisso sul retro del municipio di Monselice un manifesto di liberazione animale e uno striscione per ricordare agli organizzatori e ai loro complici della giunta comunale che il prossimo anno, se la giostra della Rocca NON verrà definitivamente annullata, NOI ci saremo…