Due giovanissimi cavalli morti all’ippodromo di Cesena
Vietare le corse negli ippodromi per i cavalli che ancora non hanno compiuto i 5 anni d’età. E’ la richiesta avanzata al ministero delle Politiche agricole da Ihp (Italian Horse Protection, la principale associazione italiana di tutela degli equidi) che oggi ha inviato una lettera formale, dopo l’ennesima morte in pista. La missiva è stata indirizzata al senatore Francesco Battistoni, sottosegretario Mipaaf con delega all’ippica.
“Negli ultimi 20 giorni sono morti due giovanissimi cavalli in pista all’ippodromo di Cesena, l’ultima pochi giorni fa, presumibilmente per un arresto cardiaco: si chiamava Dream Stecca e a soli 3 anni di età aveva già disputato 7 corse. Lo scorso 30 giugno era morta in gara Carabela, di 4 anni, nello stesso ippodromo. L’anno scorso, sempre a Cesena, aveva perso la vita Alleluia, un cavallo di 5 anni che a quell’età aveva già disputato ben 116 corse” spiega il presidente di Ihp, Sonny Richichi, che prosegue: “Nel 2020 abbiamo documentato le morti di Aramist di 4 anni, Billionaire Glory di3 anni, Zufolo Grif di 5 anni negli ippodromi di Trieste, Taranto e Follonica. Nel 2019 abbiamo documentato le morti di Moorhouse Lady di 4 anni a Treviso e di Willy Wildwind di 3 anni a Siracusa. Purtroppo è un elenco tutt’altro che completo: di questi incidenti siamo venuti a conoscenza solo attraverso le segnalazioni che riceviamo, ma le morti durante le corse negli ippodromi sono senz’altro molte di più”.
“Si tratta di cavalli giovanissimi. Far correre puledri di 2, 3 o 4 anni, che non hanno ancora completato lo sviluppo fisiologico e muscolo-scheletrico, alza inevitabilmente il rischio di incidenti gravi alle articolazioni, nonché il rischio di scompensi cardiaci o polmonari. E spesso si arriva alla morte. Quindi chiediamo con forza al Mipaaf di intervenire urgentemente per mettere subito fine a questa inaccettabile catena di morti di giovani puledri negli ippodromi italiani”, conclude il presidente di Ihp.
Fonte: horseprotection