quando i pescivendoli di ENPA PD Cusin e Bastianello facevano controlli nelle pescherie…

Piccola premessa all’articolo che segue pubblicato da Padova oggi il 17 dicembre 2015. Ad oggi non è stata trovata traccia delle dimissioni dei due pesciaroli di ENPA Padova, Luigi Cusin e Alessia Bastianello, anzi, le nostre fonti ci informano che questi soggetti sono ancora attivissimi, tra una vendita di Gamberi e Trote,  nella sezione ENPA di Padova, di recente hanno anche organizzato una “pizzata” benefit a Padova. Il Segretario di ENPA Regionale Romano Giovannoni, il 10 novembre scorso ha rilasciato le dichiarazioni riportate sotto al Corriere Veneto.

——————————-“Da qui, successivamente, la decisione di Cusin di rimettere il mandato insieme alla compagna, come spiega Romano Giovannoni, attuale coordinatore regionale del Veneto di Enpa: «I due hanno dato le loro dimissioni a metà settembre – dice – prima dell’apertura del negozio. Poi non so quando abbiano costituito la società in Camera di Commercio, perché come Enpa non possiamo verificare le scelte di ogni singolo socio. Lo statuto dice che quando un presidente si dimette entra automaticamente in carica il coordinatore regionale che ne fa le veci e diventa referente. Queste due persone non hanno più incarichi». Giovannoni ha poi chiarito che le dimissioni sono state accettate immediatamente e non respinte come da prassi. «La motivazione non ha alibi, quindi non andavano nemmeno discusse. Resteranno soci della Onlus fino al 31 dicembre 2018, poi automaticamente decadrà l’iscrizione e non potranno più rinnovare il tesseramento».————————————

P.S. Romano Giovannoni la società è stata costituita in AGOSTO, non faccia il furbo, lo sa benissimo,  inoltre a settembre i due neo pesciaroli non avevano dato una bella ceppa di dimissioni.  Addirittura la presidentessa di ENPA Carla Rocchi aveva parlato fantozzianamente di fake news (!), peccato per loro che è stato tutto documentato in questo sito, comunque sia  attendiamo fiduciosi il 31 dicembre. 

Adesso arriva il bello, lo stesso Cusin ha dichiarato di non essere nemmeno Vegetariano, tuttavia, leggete la grande iniziativa dell’epoca dei neo pesciaroli Luigi Cusin e Alessia Bastianello in qualità di Guardie zoofile, a proposito, questi due signori sono ancora effettivi a pieno regime nella chat delle Guardie Zoofile di ENPA, di cui il coordinatore Regionale è un loro grande amicone, tale Renzo Rizzi. A pensar male a volte ci si indovina, la pescheria comprata e gestita dei due dirigenti ENPA (senza cartacei delle dimissioni, per noi lo sono ancora), prima era di proprietà del compagno della madre di Alessia Bastianello. Non è che per caso i controlli venissero fatti per ……. ? Leggete, leggete, le guardie zoofile Padovane neo pesciaroli  di ENPA Luigi Cusin e Alessia Bastianello nel 2015  MONITORAVANO LE PESCHERIE E TRE ANNI DOPO NE HANNO COMPRATA UNA! TUTTORA SONO ALL’INTERNO DI ENPA PADOVA.

Articolo di Padova Oggi. 

17 dicembre 2015 – Molti “pescivendoli” e acquirenti non sanno che la detenzione, al di fuori di un ambiente acquatico, di crostacei vivi sul ghiaccio, o in scatole, con le chele legate, per la vendita al dettaglio, sono pratiche vietate per cui è prevista l’imputabilità del reato di Maltrattamento di animali, ai sensi dell’Art. 544-ter. del Codice Penale, introdotto dalla Legge 20 luglio 2004, n.189: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro…”
Il requisito d’illiceità speciale “senza necessità” sussiste, dal momento che la condotta non può essere scriminata in situazione di “comodità ed opportunità” quale la cessione di un bene ad altri ad un determinato prezzo: la vendita in pescheria!
Al contrario, l’art. 4 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992 n. 531 stabilisce che: “I prodotti della pesca destinati  ad  essere  immessi  vivi  sul mercato devono essere  tenuti  costantemente  nelle  condizioni  più idonee alla sopravvivenza.”. Perciò, tali animali, seppur venduti per scopi alimentari, non debbono sottostare a sofferenze inutili.
Quanto alla bollitura delle aragoste vive, valgono le cose già dette. Si tenga presente che le aragoste sono in grado di rilevare il cambiamento di temperatura dell’acqua di appena mezzo grado. I crostacei in questione sono muniti di peli sensoriali, nocicettori (terminazioni nervose recettive del dolore, sensibili a temperatura, forze meccaniche e sostanze chimiche), neurotrasmettitori, di un cerebro costituito da gangli, e quindi di un sistema nervoso centrale e di un sistema nervoso simpatico, associato al tratto digerente.
“Se la calate nella pentola fumante inclinando il contenitore, qualche volta l’aragosta cercherà di aggrapparsi ai bordi del contenitore o persino di agganciarsi con le chele all’orlo della pentola, come una persona che cerca di non cadere dal bordo di un tetto. E ancora peggio è quando è immersa del tutto. Anche se coprite la pentola e vi girate dall’altra parte, di solito sentirete il coperchio che sbatacchia e sferraglia mentre l’aragosta cerca di spingerlo via per uscire. Oppure sentirete le chele della creatura che grattano i lati della pentola mentre si dibatte. L’aragosta, in altre parole, si comporta in modo assai simile a come ci comporteremmo voi o io se venissimo buttati nell’acqua bollente (con l’ovvia eccezione delle urla). ”
I pescivendoli sono avvisati: i crostacei vivi per la vendita possono essere esposti solo in contenitori d’acqua marina aerati. Diversamente incorreranno in procedimenti penali.
Le Guardie Zoofile dell’E.N.P.A. saranno impegnate in controlli nelle pescherie, supermercati e presso i venditori ambulanti per verificare il rispetto delle norme.
Si invita a segnalare eventuali Maltrattamenti all’indirizzo di posta elettronica ggzzpadova@gmail.com o ai numeri di telefono 3472632424 e 3889334844.

Quanto alle aragoste bollite: considerate invece di bollire per pochi secondi dei pomodorini, così da ottenere dei deliziosi “pomodorini confit” senza buccia. Considerate di lasciar perdere l’aragosta.

Ente Nazionale Protezione Animali – Padova    Gruppo d’Intervento Giuridico – Veneto
Coordinamento Protezionista Padovano

Fonte: Padova Oggi

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