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Nell’anno 2006 al palio di Feltre morirono due Cavalli: Metz e Ghisellin. Uccisi dalla stupidità umana, dall’incompetenza e ignoranza degli organizzatori, da chi considera gli Animali oggetti da usare. Tra i vari striscioni, anche uno dedicato alla memoria dell’attivista del Fronte Animalista Elisa, scomparsa di recente
Dal 2007 ogni anno noi CENTOPERCENTOANIMALISTI siamo stati presenti contro la corsa assassina con presidi e altre azioni. Vogliamo ricordare i due Cavalli, Metz e Ghisellin, di cui molti vorrebbero cancellare la memoria. Per primi gli organizzatori del palio, e i loro lacché, i pennivendoli dei giornali locali, che anziché informare i lettori (come vorrebbe il loro mestiere), preferiscono inventarsi numeri astronomici di spettatori e partecipanti.
Al proposito, noi che ogni anno siamo sul posto, abbiamo riscontrato un continuo calo delle presenze; quest’anno poi il circuito della corsa era quasi deserto, spettatori annoiati, uno spettacolo squallido. Il presidio del 7 agosto non è andato diversamente dai precedenti: cori e slogan dei nostri militanti, invettive agli organizzatori e ai fantini (in particolare rivolti a Valter Pusceddu, uno degli “eroi” del palio di Siena), tensioni con qualche spettatore che naturalmente restava ben lontano da noi, al riparo dietro la recinzione e il cordone di Polizia.
Gli spettatori, tra l’altro paganti, sono responsabili quanto organizzatori e fantini, in quanto supportano un evento nel quale gli Animali sono sottoposti a stress, fatica, sofferenza ed esposti al rischio di ferite che, se compromettono la capacità di correre, portano alla soppressione del Cavallo. Con buona pace dell’amore che i fantini avrebbero per loro: in realtà per un fantino il Cavallo è solo un oggetto da usare, e gettare quando non funziona più bene. Ci auguriamo che presto queste tristi manifestazioni vengano proibite: sarebbe un atto di civiltà e intelligenza: le due doti che mancano ai cultori del “palio”.
