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Domenica 3 settembre si è svolto il 41° palio dei Cavalli a Montagnana (Padova), senz’altro il peggiore della serie. Già era stato in forse fino all’ultimo, per mancanza di fondi: alla fine le voci di corridoio dicono sia stato salvato dal sindaco Borghesan che, in un comune dove molte persone hanno gravi problemi abitativi, ha preferito usare i soldi pubblici per finanziare questa manifestazione priva di senso.
Il fatto è che nessuno degli sponsor tradizionali del palio vuole continuare a finanziarlo: tanto che gli organizzatori ne avevano trovati ben pochi, tra cui un’impresa di pompe funebri. Forse per far piacere allo sponsor, l’evento si è svolto in un’atmosfera cimiteriale: pochi gli spettatori, silenziosi e privi di entusiasmo; mosci i figuranti; la musica una nenia; gli speaker penosi. Unica nota di vita, il presidio di CENTOPERCENTOANIMALISTI, presenti come ogni anno contro la corsa dei Cavalli
Tra i fantini, si nota una vecchia conoscenza di Centopercentoanimalisti Alessandro Chiti, responsabile del ferimento di diversi Animali, e di Sebastiano Murtas che in novembre verrà processato per maltrattamento agli Animali, doping e falso ideologico, come riportato dalle cronache di Siena.
Ma il peggio è stato il mossiere, che ha mostrato totale incapacità nel gestire le partenze. Nella corsa finale, ha tenuto i Cavalli al canapo per un’ora e mezza, prima di risolversi a dare il via. Si può immaginare quanto stress abbiano sofferto i Cavalli, tanto che a un certo punto hanno iniziato a scalciare tra loro.
I militanti di CENTOPERCENTOANIMALISTI, dopo aver gridato a lungo i loro inviti a cessare quella farsa, quindi far partire o annullare la corsa, e dopo essersi appellati ai veterinari che avrebbero dovuto controllare il benessere degli Animali, hanno rovesciato le transenne e accennato un’invasione della pista. Solo allora il mossiere si è deciso a dare il via.
Nota simpatica della giornata, il fantino Alessandro Chiti è stato ricoverato all’ospedale per una frattura alla gamba, causata da una caduta. L’ambulanza che lo trasportava ha raggiunto l’ospedale facendo un percorso molto più lungo, per non passare davanti al presidio. Forse lo ha chiesto Chiti stesso, memore di quanto accaduto due anni or sono….
